Hai un’attività e stai spesso a contatto con il pubblico? Che sia un centro estetico, un ufficio pubblico o bancario, un lavoro di desk o di receptionist, può essere utile installare una barriera parafiato da bancone per garantire la sicurezza di utenti e personale. Infatti quando vi è la necessità tra cliente e operatore di scambiare moduli, merce, effettuare pagamenti o servizi, può essere molto utile.
Nello specifico si tratta di un dispositivo molto semplice, che si presenta come un pannello di materiale plastico trasparente, dotato di un’apertura posizionata all’altezza del viso dell’operatore o nella maggior parte di casi in basso, per lasciare in prossimità del piano di appoggio lo spazio necessario per effettuare le operazioni previste.
I pannelli separatori, chiamati anche parasputi o parafiato, rappresentano una protezione dallo scambio di virus e batteri, ma anche un deterrente contro ipotetici tentativi di truffa o rapina.
Installare una barriera parafiato da bancone è molto semplice e non richiede opere murarie. Lo schermo del pannello, o il box se vi è necessità di coprire tre lati, può essere realizzato in diverse dimensioni, partendo da quelle standard a quelle personalizzate, per essere adattato a qualsiasi tipo di cassa, banco o desk. Il pannello è in plexiglass trasparente, un materiale infrangibile di 3 mm di spessore. Questo dispositivo di protezione è inoltre semplice da pulire o igienizzare e non si rovina usando dei comuni detergenti.
È utile installare una barriera parafiato da bancone in tutti gli uffici e luoghi aperti al pubblico:
Se stai cercando un posto dove ordinare una barriera parafiato da bancone puoi rivolgerti a Rotostampa, storica tipografia di Roma con sede nel quartiere Eur-Garbatella. Puoi ordinare una barriera parafiato standard o personalizzata anche online, sul sito di Rotostampa e configurare il prodotto inserendo le tue preferenze.
Sul sito di Rotostampa puoi ordinare anche tanti altri dispositivi di protezione individuale come mascherine, visiere protettive, gel igienizzante per le mani e igienizzante per le superfici.
Ricorda inoltre che tutti i dispositivi di protezione individuale, le spese per la sanificazione degli strumenti e degli ambienti di lavoro, sono soggetti al credito di imposta stabilito dal decreto liquidità dell’8 aprile 2020.